Bonghi Ruggero

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Bonghi RuggeroRuggero Bonghi nacque a Napoli il 21 marzo 1826. Nel 1848 partecipò al movimento costituzionale napoletano fondando con Carlo Troya e Saverio Baldacchini il quotidiano Il Tempo. Fu inviato a Roma a trattare con Pio IX la formazione di una lega italiana, ma quando il 15 maggio Ferdinando II di Borbone ritirò la costituzione decise di non tornare a Napoli, preferendo l’esilio dapprima a Roma e poi a Firenze. Espulso dalla Toscana su richiesta del governo delle Due Sicilie andò esule in varie capitali europee (Parigi, Londra, Torino) vivendo in gravi difficoltà economiche traducendo i classici latini. Nel 1859 ottenne la cattedra di Logica all’Università di Pavia, successivamente fu professore di Letteratura Latina e di Storia Antica e Moderna nelle università di Firenze, Roma e Torino. Trasferitosi a Milano diresse il giornale la Perseveranza e collaborò alla Nuova Antologia e al Politecnico. Nel 1861 fondò la rivista La Cultura. Fu deputato (1860-1895) e ricoprì la carica di ministro dell’Istruzione Pubblica dal 1874 al 1876. Morì a Torre del Greco il 22 ottobre 1895.

 

Bonghi giunse per la prima volta sul lago Maggiore nel 1850, ospite della famiglia Arconati che villeggiava a Pallanza. Tornò sul lago nel 1852, risiedendo a Stresa. In questo periodo frequentò Manzoni e Rosmini che giornalmente si incontravano a discutere di filosofia, religione, letteratura. Questi colloqui furono poi pubblicati ne Le Stresiane. Nel 1855 con il ricavato della vendita di un fondo a Napoli, acquistò un terreno tra Belgirate e Stresa e vi fabbricò una villa circondata da un giardino (la futura villa Pallavicino); nel 1856 vendette il tutto ricavando un utile di 30.000 lire. Vendette poi un’altra villetta che aveva nel frattempo edificato poco più avanti. Infine, tra il 1858 e il 1861, in un piccolo fondo a Belgirate costruì una terza villa, dove dimorò fino al 1873. A Cannero nel 1859 acquistò una fabbrica di terraglie che qualche anno dopo rivendette trasformata in casa di villeggiatura. L’attività immobiliare, che gli rese lauti guadagni («è un affare più ghiotto che voltar Platone in italiano»), fu solo un aspetto della partecipazione di Bonghi alla vita della buona società che soggiornava sul lago: nell’estate del 1858 fondò a Belgirate una Società delle regate e il 23 agosto di quello stesso anno organizzò la prima regata.

 

Per approfondire
Alfonso Scirocco, Ruggero Bonghi sul Lago Maggiore: Vittoria Cima, in Lago Maggiore. Storia e Villeggiatura nel Risorgimento, Alberti Libraio Editore, Verbania 1998.
Pietro Prini, Terra di Belgirate. Belgirate 2005, pp. 93-100, 121-124.