Tinelli Luigi
Luigi Tinelli, nacque a Laveno il 28 aprile 1799 da una ricca famiglia proprietaria di vari immobili a Milano. Nel marzo del 1821 si recò a Torino per arruolarsi nei reparti costituzionali di Santore di Santarosa. Dopo il fallimento dei moti fu costretto a fuggire in Spagna, quindi si trasferì in Inghilterra e infine in Svizzera. Nel 1824 a seguito dell’amnistia ritornò in Lombardia e si stabilì a Milano entrando a far parte della Giovine Italia. Nel frattempo avviò una fiorente attività imprenditoriale nel campo della seta e della porcellana. Il 30 agosto 1833 venne arrestato; sottoposto a ripetuti interrogatori confessò la sua partecipazione al movimento repubblicano compromettendo varie persone. Dopo due anni di carcere fu condannato alla pena capitale poi commutata nell’esilio perpetuo. Fu però prima trasferito nella fortezza di Echemberg e finalmente il 6 agosto 1836 imbarcato sull’Imperiale Brick Austriaco «Ussero» con destinazione New York. Profondo conoscitore di ogni fase della produzione della seta divenne promotore e maestro di questa attività oltreoceano. Il governo americano gli conferì la cittadinanza statunitense e lo nominò console generale in Portogallo. Nel 1840 si trasferì a Oporto e anche qui si adoperò per lo sviluppo della produzione di seta. Nel 1849, dopo l’infausta battaglia di Novara, accolse Carlo Alberto esule in Portogallo. Fu lui, in qualità di notaio, a redigere l’atto di morte dell’ex sovrano piemontese. Terminato l’incarico consolare tornò negli Stati Uniti servendo nell’esercito nordista durante la guerra di secessione. Sposato con Anna Zannini, dalla quale ebbe due figli, Ferdinando e Daniele, stabilitosi in America si fece un'altra famiglia. Tornò in Italia per brevi periodi nel 1848 e 1850. Morì il 25 marzo 1872.