Gallarini Rosa n. Cobianchi

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Rosa Cobianchi nacque a Intra il 16 aprile 1790 da Vittore, ricco commerciante di tessuti, e Giuditta Taccioli. Sposata con Giuseppe Gallarini, commissario di polizia a Novara. Insieme alla sorella minore Amalia partecipò attivamente ai moti rivoluzionari del 1821 svolgendo entrambe l'attività di “postine” tra i federati piemontesi e quelli lombardi. Inoltre il palazzo Faccioli-Cobianchi di Milano diventò un luogo di riunione sicuro per i cospiratori, tra questi i fratelli Gaetano, Carlo e Giovanni De Castillia – amici d’infanzia – il poeta Giovanni Berchet, il diplomatico Emanuele Marliani, e l’avvocato novarese Giuseppe Vismara. Interrogate ripetutamente dal capo della polizia Goheausen riuscirono sempre a fornire risposte verosimili, non compromettendo mai nessun patriota. Contro di loro non fu emesso alcun provvedimento restrittivo, ma per circa due anni furono tenute sotto sorveglianza, poi, non essendo emersi «dati più positivi per accusare queste femmine di complicità nella congiura», ogni procedimento poliziesco contro di loro cessò.

 

Per approfondire
Mario Nagari, Le ”giardiniere” Amalia e Rosa Cobianchi di Intra, compromesse nei moti del `21, in «Bollettino Storico per la provincia di Novara», LXV (1974) fasc. 2, pp. 115-144.
Città di Verbania. Il Risorgimento su Lago Maggiore - Gallarini Rosa n. Cobianchi
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