Solaroli Paolo

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Solaroli Paolo

Paolo Solaroli nacque a Novara l’8 dicembre 1796 da Antonio e Antonia Maria Agosta. Il padre gli insegnò il mestiere di sarto e grazie a questo lavoro conobbe alcuni giovani della buona società novarese che lo avvicinarono alle idee liberali. Lasciata la professione paterna si arruolò nell’esercito sabaudo e partecipò ai moti del 1821, falliti i quali fu costretto a scappare in Egitto dove ottenne il posto di istruttore delle milizie del vicerè Mehmet Alì. A causa di una epidemia di colera lasciò il Nord Africa e con un avventuroso viaggio in nave raggiunse, nel 1825, l’India dove rimase al servizio della Compagnia delle Indie per cinque anni. Nelle sue funzioni di istruttore militare si fece evidentemente notare perché nel 1830 Antonio Reghellini, un ufficiale italiano impiegato nel sultanato di Sardhana, lo raccomandò alla begum Samru. La "regina" di questo piccolo territorio al confine con il Nepal non solo gli affidò il comando delle sue truppe, ma gli concesse in sposa anche la pronipote Giorgina Dyce Sombre (1815-1867). Nel 1836 la Begum, ormai ottantacinquenne, morì e il sultanato ritornò alla Compagnia delle Indie. Solaroli rimase ancora qualche anno in Oriente combattendo a fianco degli Inglesi nella campagna militare in Afghanistan, poi ritornò in Piemonte carico d'oro. In considerazione della sua partecipazione alle lotte del 1821, della sua valentia militare e dei suoi principeschi legami matrimoniali, re Carlo Alberto lo nominò colonnello e gli diede il titolo di barone.Tra le fila dell'esercito sabaudo Solaroli partecipò alla prima guerra d’indipendenza e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare. Promosso generale e aiutante di campo di Vittorio Emanuele II prese parte alla seconda e terza guerra d’indipendenza. A quest’ultima vi parteciparono anche quattro suoi figli. Fu insignito del titolo di marchese di Briona e del Gran cordone dell’Ordine della Corona d’Italia. Morì il 10 luglio 1878. La sua tomba nel cimitero di Briona porta lo stemma di famiglia e l'azzeccato motto: Virtus Fortuna Faventes.


Palazzo Viani DugnaniPaolo Solaroli visse a Pallanza nel palazzo Viani Dugnani (oggi sede del Museo del Paesaggio) dal 1846 al 1849. Qui nacquero due suoi figli: Carlo Alberto il 24 agosto 1846, morto dopo poche ore dal parto, e altro Carlo Alberto che vide la luce l'8 febbraio 1848. Paolo fu membro del Consiglio Divisionale di Novara, come rappresentante della provincia di Pallanza dal 1847 al 1850; deputato del parlamento subalpino e  italiano per  cinque  legislature per il Collegio di Novara. Sulle alture del lago d'Orta, si fece costruire una villa dallo stile ecclettico, l'attuale castello di Miasino. Un'ultima curiosità: si dice che la sua vita avventurosa abbia ispirato Emilio Salgari nel tratteggiare il personaggio di Yanez nella saga del pirata Sandokan.

 


Città di Verbania. Il Risorgimento su Lago Maggiore - Solaroli Paolo
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