Diario della campagna militare del 1866

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DIARIO DI LORENZO RESTELLINI MEDICO MILITARE ALLA TERZA GUERRA D’INDIPENDENZA

 

16 giugno

Ordine di partenza da Piacenza nella notte. Saviotti e Chiara vi rimangono per due o tre giorni stante il grande numero de’ malati. L’ordine è ricevuto da Arena dopo aver dovuto girare da tutta la gerarchia medico-intendentesca inutilmente. Monastico dice essere inutile per il servizio che gli amici restino per sì breve tempo.

 

17 giugno

Siamo giunti a Cremona a mezzodì...

 

18 giugno

Giunto Lamarmora a Cremona. Ritirati i nostri brevetti. Montata la guardia alla corte dei cavalli d’Arena con due rapporti al giorno. Ci si dice essere usciti i quadri dai quali noi siamo a disposizione del medico Capo dell’Armata.

 

19 giugno

Arrivo del Re. Mi presento a Cortese che ha nulla da farci fare.

 

20 giugno

Sgridata d’Arena perché mi sono offerto a Balegno di visitargli la Riserva che non aveva medico.

 

22 giugno

Partiti da Cremona a due e mezza giunti a Biadene. Quartier generale col Re a Cerlongo. Pranzato con Cortese. Le casse sono a Cerlongo. Abbiamo fatto strada con Arena e gli altri ufficiali del quartier generale.

 

23 giugno

Partiti da Piadena a un’ora e mezza giunti a Ceresara. Cortese a piedi. Arrivano nella notte Saviotti e Chiara.

 

24 giugno

Parto nell’ambulanza con Perasino per Guidizzolo. Si sente forte cannoneggiare verso Peschiera.... Capita ferito un fiaccone... del IV Cavallegieri di Lucca... fiacconi fuggenti arrestati – sussistenza che retrocedono. Vedo Bertolè co’ colli. Volta con Cortese e Peppo. Si torna la sera. Feriti. Novellis morto. Ruggio ferito nel piede destro.

 

25 giugno

In armi tutta la mattina. Ripassa da Guidizzolo tutto il cariaggio. Molti feriti. Si spediscono malati da Guidizzolo a Brescia. A tre ore ordine di partenza da qui per Cremona – la facciamo per Lonato colla ferrovia Sperino, Leone ed io. Sorpresi dall’acquazzone ci ricoveriamo in cascine dove troviamo feriti. La sera a Lonato all’albergo dei Tre Mori. Chiara rimase a Guidizzolo per spedir via i feriti. Gaviotti partì coll’ambulanza coll’Alciati...

 

26 giugno

Alla ferrovia trovo il generale Gozzano ferito in un piede da mitraglia, e il capitano d’artiglieria Bordese ferito in una gamba cogli altri che avevo visti a Grolia e rivisti a Guidizzolo. Giunti noi a Cremona non troviamo feriti. Stiamo girando qua e là pensando da un momento all’altro di dover ripartire. Si dice radunarsi i tre corpi di armata – il 3° a Cremona, altro a Pizzighettone, altro a Piacenza. Incontro Ricasoli ancora ammalato di tosse e di angina... Bertolè sta bene e lascia credere lunga la fermata per cui io gli manifesto come pure al cav. Bosio il desiderio di portarci altrove tanto per essere utilizzati nelle cure di feriti. Siamo allogiati in casa della ved. Acerbi, piazza S. Paolo n. 2. Si spedisce un telegramma a Brescia al quale si risponde nel pomeriggio che v’è difetto di medici, onde altro ordine di partire subito nel mattino. Trovo Inzani il quale voleva parlare subito con Cortese ancora assente. A sera tardi giunge Chiara da Guidizzolo, avendo spediti via malati anche gravissimi come l’ufficiale della palla nell’occipite, come ferite penetranti nel petto, fratture articolari di spalla e di antibraccio. Ne porto nota a Bertolè.

 

28 giugno

Partiamo pella ferrovia ed incontriamo molti e molti Garibaldini. Trovo Plezza alla stazione che va a Lonato ad abbracciare il figlio e Garibaldi. In casa Bonorig trovo Ruggio in buono stato, senza febbre. Giriamo pegli alloggi, per l’Intendenza, pel direttore dell’ospedale che dice ci presenterà domani al medico divisionale. Vedo Sapelli passare tra le guide di Garibaldi. La sera incontriamo Cortese con Davico; quegli dice inutile la nostra gita qui. A tarda sera giunge da Cremona Chiara il quale era restato colà per provvedersi di foglio di via e giunge con altri 13 medici.

 

29 giugno

Incontrammo Onetti nei Garibaldini al Caffè del Duomo. Dopo aver girato nella mattinata ci presentiamo al medico divisionale Polletti... Da Ruggio trovo il dr. Gnola il quale mi dice esservi assoluto bisogno di un medico un po’ abile in Santa Chiara per assistere gli ufficiali e che l’opera di molti medici borghesi si paga 5 L. al giorno...

 

30 giugno

Alla mattina visita all’ospedale militare di S. Gaetano fatta dal dr. Elena al quale devo succedere come capo sezione. Dopo si sta fino alle 2.30 in casa Longhena a preparare il letto e trasportarvi Cerale ferito... Sono destinato con Sperino alla 1.ma sezione dell’ospedale di S. Gaetano, Saviotti capo sez. a S. Angelo (Seminario), Chiara a S. Giulia. A sera bisogna modificare l’apparecchio a Cerale. Vedo da questi il conte Ottavio Tasca. Si sente a sera avere i Tedeschi fatti prigionieri 5 carabinieri, tolti i loro feriti da Castiglione delle Stiviere e impossessate 40.000 razioni.

 

1 luglio

Visita della sezione.... alle due riunione allo Spedale per imparare la maniera di medicare. Il Municipio di Brescia delibera di far resistenza a corpi nemici qualora si presentassero.

 

2 luglio

... Passa e si veste il 10° Regg. di volontari.

 

3 luglio

... Sentesi i Garibaldini essere alle prese con i Tedeschi da Rocca d’Anfo al Caffaro.

 

4 luglio

... Si sente Garibaldi al Caffaro essere stato leggermente ferito in una coscia. Giungono camicie rosse ferite...

 

6 luglio

... Giungono in città vari carri di Garibaldini feriti... il quartier principale è a Cicognolo, l’Intendenza a ....

 

7 luglio

.... Lettera di Chiara che trovasi senza lavoro a Rocca d’Anfo e prega per esserne richiamato...

 

9 luglio

... Ricevo telegramma da Franzosini per spedizione di filaccie dal Comitato femminile intrese. Dicesi sventoli la bandiera francese sul Quadrilatero...

 

11 luglio

Alla porta di S. Gaetano leggo l’ordine del giorno firmato Polletti per cui devo subito assumere la direzione dell’Ospizio di Santa Chiara. Quivi mi trovo solo ed io, bestia, invece di tornarmene seguito la visita. Gridi e tumulto di molti ufficiali che vorrebbero uscire. Si ristabilisce un po’ d’ordine; intanto Odella per la migliore muore. Scontento degli speziali, dei medici per il posto di dormire... dò licenza al caporale austriaco di uscire dallo spedale a passeggio, e malcontento delle autorità.

 

12 luglio

Ricasoli dice i nostri occupare città deserta d’Austriaci e tutti i corpi riunirsi. Scrivo a Leonardi. Visita con Poletti di rassegna e il Generale ordina che gli ufficiali siano ben trattati, possano uscire e ricevere, meno il capitano austriaco.

 

13 luglio

Dopo la visita a Cerale torno all’Ospizio e trovo gli ufficiali assai malcontenti del cibo, che riscontro gramo come acido il vino. Ne faccio rapporto al Generale e quindi al Comandante. Si visitano alcuni degenti in case particolari. Ordine preciso di non lasciar escire alcuno in case particolari...

 

14 luglio

Visita del medico divisionale ai malati. Visita del Comandante. Visita del Generale e disputa di questi col Rettore... Lettera di Bertolè nella quale mi assicura saremo chiamati sul campo se si combatterà davvero. Gli ufficiali si dicono pienamente soddisfatti.

 

15 luglio

Telegramma giunto ieri sera al Comando. Alla visita un ordine del giorno mi ingiunge di andare a Ferrara co’ compagni. De Vita mi rimpiazza con Ciaccio. A Chiara scrisse un telegramma il Magg. Div.ne dell’Ospedale, mi toccò una sgridata dell’Intendente Generale per averlo mandato colà. Il comandante generale Frasca infuriatosi perché me ne andassi mi dice come fosse stato dato ordine espresso ch’io avessi la direzione di St. Chiara per parte di Bertolè e che dopo che Bertolè fu contentato in tutti i desideri a nostro riguardo almeno doveva lasciarmi adesso. Alle 5 partiamo col cavallo e le tre ordinanze le quali non possono proseguire con noi oltre Milano.

 

16 luglio

Arriviamo a Bologna. Alla ferrovia vedo assai soldati arrivati per Ferrara ed il generale Govone. Passano di continuo soldati (con treni a quattro macchine tutta la giornata...) alla stazione il ministro Depretis mi dice la flotta ha incominciato a battersi.

 

17 luglio

Partimmo per Ferrara dove arrivati sappiamo esser colà l’Intendenza militare e il quartier generale... si parte alle 8 per Rovigo. Visconti Venosta mi dice che una buona suonata agli Austriaci è necessaria per aggiustare col debito onore gli affari nostri. Muffa mi dice essergli stato assicurato che noi non avremmo più fatto parte attiva nella guerra.

 

18 luglio

Quivi a Rovigo è Cialdini, il Pianel, giunge il quartier principale e si riparte la sera. Noi due col mezzo della diligenza veniamo a Padova perché Saviotti né poteva bere per la cattiva acqua, né avevamo posto da riposare. Una casa di una guardia nazionale in cui ci avevano condotti era piena di cimici. Saviotti non l’avrebbe durata più sul biroccino dov’era impossibile dormire. A Padova porto il biglietto dell’aiutante di campo di Cerale e ci si alloga tenendoci per due panattieri.

 

19 luglio

Il convoglio giunge tardissimo; intanto vado a vedere l’Università, bella di locale, non di preparati anatomici, tranne qualche preparato di nervi a secco. Cortese che incontro nella grand’aula appena risponde al saluto. Sala della Ragione. Indulgenze che si trovano entrando al di sotto e dappertutto. Santo co’ propri scudieri e cameriera Santa Giustina. Trovo Mattei e Rossi co’ quali probabilmente faremo via. Pranziamo con Bosio e sulla sera troviamo Chiara giunto da Rocca d’Anfo. Mattei, Negri e Rossi ci troviamo alla ferrovia dov’erano i Trieste.

 

20 luglio

... Ringrazio De Sonnaz perché m’abbia chiamato...

 

21 luglio

Bussetti, prof. d’anatomia patologica mi invita a vedere delle preparazioni proprie di nuova forma... Ordine di partenza per Treviso.

 

22 luglio

... Trovo Balegio che ci dà notizia della flotta. Si requisisce una vettura (40 fr.) che vien pagata di società. A un’ora andiamo a Massanzago donde continuo col capitano Tomasi fino a Treviso. Qui vi trovo grande festa, donne bellissime radunate nella piazza con musiche bianco vestite e con grandi nastri tricolore.

 

23 luglio

... Incontro di nuovo Mattei che passa colle batterie.

 

24 luglio

... Vedo il generale Bertolè cui prescrivo le pillole di joduro di potassio.

 

25 luglio

Ordine di partenza di buon’ora per Pradamano fermandoci a Annone, Codroipo. Partiamo con una ambulanza Saviotti, Chiara io ed arriviamo ad Annone a 5 di mattino.

 

26 luglio

A Annone trovo Mattei e Rossi.

 

27 luglio

Da Codroipo si parte circa le 6 ½: arrivati a Udine ci si fa fermare per non esservi posto in Pradamano. Nel Castello vidi 71 prigionieri caduti la notte nelle mani dei nostri dopo il bel fatto di Delaforest.

 

28 luglio

All’intendenza mi si fa premura di vedere i feriti. Aspetto inutilmente Chiara e Saviotti che mi espongano alle osservazioni di Cortese. Pralormo mi manda a domandare e lo trovo all’Italia con St. Andrè e Colli. Davico prende la direzione dell’Ospedale e se ne incomincia un secondo al Ricovero. Si determina tutto il da fare.

 

29 luglio

Installo i medici al Ricovero. Bertolè si lamenta dell’andamento generale della guerra e mi dice ringrazierà il Comitato d’Intra per la roba speditagli.... Ospedale di S. Valentino e Ricovero pieni zeppi di malati.

 

30 luglio

Dopo aver assistito alla massima parte delle visite faccio quella del dr. S... mancante coll’elenco dei malati... A sera seguito la visita del dr. B... che dura oltre le 6 ¾ non essendo nemmanco stati medicati i più leggeri. Al Ricovero vi è qualche malato aggravato. Il dr. Rizzi continua le visite anche in più della propria sezione. Pregatine, mi rifiutano il servizio di coordinarlo i dr. M..., R... e P... G.

 

31 luglio

Gran quantità di malati per cui si è obbligati di farne partire per diversi paesi circonvicini, intanto che la Raffineria si va riempiendo. S’allestisce pure il Seminario per gli ufficiali senza che però possano alloggiarvi per questa notte: onde s’è costretti di mandarli nelle case particolari... Si trasportano i quattro gangrenosi nella corte sotto le tende e si diminuisse il numero de’ malati al dr. Saviotti.

 

1 agosto

Colloco a posto i nuovi medici venuti nelle rispettive sezioni: più tardi la squadriglia bresciana e bergamasca va alla Raffineria... S. Valentino grande e piccolo, Ricovero, Raffineria non possono più contenere altri malati per cui si è obbligati ad aprire l’Ospedale Vecchio che pel momento trovandosi senza medici, ne parlo all’Intendente, come anche perché si lasci libertà d’azione alle squadriglie.

 

2 agosto

È stabilito l’armistizio.

 

3 agosto

Al mattino Restelli mi ordina d’andare al Seminario ad assumere le funzioni della ispezione militare. I malati sono tutti contenti nell’andamento.

 

4 agosto

Cortese va a vedere a volo d’uccello l’ospedale dove mancano stoviglie, lenzuola, coperte. Andiamo a mangiare alle Tre Torri... Trovo Farini Armando Pralorno. Alla sera all’ospedale passa qualche parola fra un cappellano ricoverato ed il direttore Mucelli. Tre coperte mancano ancora. Quartiere generale di Cialdini trasportato da ieri a Udine.

 

5 agosto

L’andamento dell’ospedale va migliorando ed i malati sommano a 40. La sera viene C... a visitare Rossi. Ufficiale cambiato con un ussaro di cui P. C. ha dimostrato interesse e pel quale C. ha fatto pagliacciate criticando l’operato di Lamarmora, domandando particolarità puerili ed accennanti alla più crassa ignoranza del modo e posizioni nostre...

 

6 agosto

Bertolè mi annuncia che gli Austriaci disconoscono l’armistizio, che ingrossano le loro file con quelli che tolgono dal campo contro i Prussiani. Restelli mi ordina di far sgomberare dagli Ufficiali il Seminario... Si svota l’Ospedale, si parte alle due dopo mezzanotte per Ariis destinati ma poi si va a Rivignano, dove si giunge all’una pomeridiana.

 

7 agosto

Restiamo io col Cortese; gli altri medici tutti, compreso Davico e Alciati, vanno a Teor... a sera troviamo Cattaneo medico al ricovero a Udine il quale ha lasciato 150 circa malati a S. Valentino.

 

8 agosto

Sono stato a Flambruzzoal quartiere di Cialdini... Cerco a B. dell’ambulanza pel possibile fatto di battaglia.

 

9 agosto

Continuo passaggio di carri di bagagli allo indietro. Austriaci ingrossati grandemente... Ordine di partenza per Cordovado. Il medico del quartier generale di Cialdini viene ad invitarmi per rivedere Mosti a Flambruzzo. Vado con piccola vettura e incontro Bertolè con due medici già prigionieri dell’Austria restituiti.

 

10 agosto

... Petiti partito per Cormons per trattare col generale tedesco. Voci di pace... Alla sera si vanno a fare gli alloggi per il generale Brignone... Il generale sa dirmi nulla di pace o guerra. Ordine di partenza per la 4 di dimani mattina di tutto il grosso bagaglio per Codroipo: noi restiamo fino ad altro ordine.

 

11 agosto

Si attende tutta la mattina ordini per la partenza. Arriva Brignone e passa tutto il di lui 6° Corpo di armata che si accampa fuori di Cordovado. Giungono i medici che furono lasciati a Udine che ebbero da Sella ordine di raggiungerci. Questi, dicono aver lasciato Udine con Petiti il quale giunto dal campo nemico diede pure ordine ai carabinieri di sgomberare la Città. Dicesi essersi l’armistizio prolungato di altre 48 ore... Nessun ordine ancora di partenza.

 

12 agosto

... Ordine di partenza per Oderzo alle 2 dopo mezzanotte.

 

15 agosto

Vado al quartier generale di Cialdini situato alla Villa Mondolfi a 2 Km. da Treviso. Trovo Mosti in miglior stato.

 

17 agosto

Torno al quartier generale di Cialdini, e Mosti mi fa fare il permesso per Solaroli per recarsi a Torino ad attendere alla propria salute. A me si dà pure la licenza straordinaria d’un mese senza paga né vantaggi. Vedo un quadro magnifico del Giorgione al Monte di Pietà; altri bellissimi di Tiziano al Duomo.

 

18 agosto

Solaroli va migliorando adagio... Scrivo al generale Solaroli che all’indomani partiremo.

 

19 agosto

Disturbi per far caricare i cavalli sulla ferrovia. Vi sono 150 prigionieri, molti malati. Mosti è con noi; a Mogliano incontra Cugia col quale va in compartimento per fargli comunicazioni da parte di Cialdini. Re in Casa Treves. Trovo Savoiroux, Solaroli e noi alloggiamo nel Palazzo degli Armeni. Prato della Valle...

 

20 agosto

La mattina si fa colazione col principe Amedeo e tutta la corte militare.

 

22 agosto

Si parte alle 11 da Padova per Bologna. Scesi dalla ferrovia a Novara...

  

ASVb, Sala Storica Intrese, b. 2, fasc. 96

Manoscritto su 14 fogli sciolti (cm. 18 x 12,5)

Città di Verbania. Il Risorgimento su Lago Maggiore - Diario della campagna militare del 1866
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