Borsieri Pietro

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Borsieri PietroPietro Borsieri nacque a Milano nel 1786 dal nobile Vincenzo e da Isabella Fontana. Partecipò all’esperienza de Il Conciliatore, bisettimanale di economia, finanza e letteratura, pubblicato dal settembre 1818 all’ottobre 1819 e poi chiuso d’autorità dagli Austriaci. Durante i moti scoppiati nel 1821 molti esponenti de Il Conciliatore vennero imprigionati come carbonari. Borsieri fu arrestato il 4 aprile 1822 e condannato a morte insieme a Federico Confalonieri. La pena venne commutata in venti anni di carcere duro allo Spielberg. In questa fortezza rimase per quattordici anni, fino al 1836, quando gli furono commutati i restanti sei anni di pena in esilio negli Stati Uniti. Deportato oltre Atlantico visse poveramente a New York, Princeton e Filadelfia, insegnando italiano. Il 27 marzo 1839 rientrò in Europa e si stabilì in Belgio, ospite della famiglia Arconati nel castello Gaasbeek; due anni dopo tornò finalmente in Italia e andò a vivere a Milano dalla sorella Francesca. Nel marzo 1848 prese parte all’insurrezione delle Cinque Giornate e l’anno seguente, ormai sessantunenne, partecipò come volontario alla battaglia di Novara. Visse per un certo periodo sul lago di Como a Villa Monastero a Varenna prima di spostarsi sul più sicuro lago Maggiore. Scrisse di lui Silvio Pellico: «ei si recò in luglio a Belgirate, sperando vantaggio da quell’aere, e pensava quindi di andare a La Spezia. Preso da straordinario indebolimento, morì a Belgirate il 6 d’agosto 1852. Era uomo d’animo rettissimo, pieno d’amore per tutto ciò che è bello, per tutto ciò che è virtù».

 

Per approfondire
Pietro Prini, Terra di Belgirate. Belgirate 2005, pp. 100-102.
Città di Verbania. Il Risorgimento su Lago Maggiore - Borsieri Pietro
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