Arconati Visconti Giuseppe

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Arconati GiuseppeGiuseppe Arconati Visconti nacque a Milano il 9 aprile 1797 dal marchese Carlo e da Teresa Trotti-Bentivoglio. Rimasto presto orfano divenne l'unico erede di un ingente patrimonio che comprendeva immobili a Milano, Torino, Roma; tenute in Lombardia e in Piemonte. Nel 1818 sposò una cugina, Costanza Trotti-Bentivoglio.

Giuseppe insieme alla moglie prese parte ai moti rivoluzionari del 1821, adoperandosi affinché il principe di Carignano rompesse gli indugi e intervenisse militarmente in Lombardia. Costretto all'esilio, si trasferì stabilmente in Belgio, nel castello di Gaesbeek di proprietà dello zio Paolo e che ereditò alla sua morte. Nel frattempo le autorità austriache lo condannarono a morte in contumacia e gli confiscarono tutti i beni in territorio lombardo. Sotto la protezione della casa reale belga, il castello di Gaesbeek divenne rifugio e punto d'incontro degli esuli italiani di tendenza moderata: Giacinto Provana di Collegno, Giovanni Berchet, Fedele Confalonieri, Terenzio Mamiani, Pietro Borsieri furono qui ospiti.

Dopo l'improvvisa morte del figlio Carletto, la coppia lasciò il Belgio. Nel 1840 soggiornò brevemente a Milano grazie a un permesso temporaneo per stranieri; l'anno successivo si stabilì a Pisa riprendendo i contatti con i circoli liberali moderati. Nel 1848, non appena ebbe notizia dell'insurrezione popolare, l'Arconati si portò a Milano e insieme alla moglie fu tra i più strenui sostenitori dell'immediata unione della Lombardia al Piemonte, ma la sconfitta dell'esercito sabaudo lo costrinse a prendere nuovamente la strada dell'esilio in Toscana. Alla fine del 1849 si trasferì in Piemonte, inizialmente a Pallanza, dove affittò per qualche mese il palazzo Viani Dugnani (oggi sede del Museo del Paesaggio) ospitando altri esuli: Alessandro Manzoni, Ruggero Bonghi. Risiedette poi alternativamente a Torino e nella tenuta modello di Cassolnovo. Presa la cittadinanza piemontese Giuseppe Arconati fu eletto deputato nel parlamento subalpino per quattro legislature; nel 1865 re Vittorio Emanuele II lo nominò senatore. Morì a Milano l'11 marzo 1873.

 

Per approfondire
http://notes9.senato.it/web/senregno.nsf/Senatori
Città di Verbania. Il Risorgimento su Lago Maggiore - Arconati Visconti Giuseppe
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