25 maggio 1859. Il piroscafo Taxis cannoneggia Arona

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Appena dopo mezzogiorno il piroscafo armato Taxis fece capolino all'altezza di Solcio, sparò una cannonata verso l'abitato, poi continuò la sua navigazione verso sud tenendosi al centro lago. Al suo apparire la popolazione di Arona fu messa in allarme dal rullo dei tamburi e dal suono delle campane a stormo. I militi della Guardia Nazionale, insieme a numerosi volontari giunti anche dai paesi vicini, si disposero ordinatamente lungo la riva al riparo dei parapetti dello stradone all'uopo integrati da improvvisare barricate. Giunto davanti al borgo il piroscafo austriaco fu preso a fucilate, sia dalla sponda di Arona, sia da quella opposta di Angera. La reazione del Taxis fu immediata: «il vapore rispose con cinque o sei cannonate a scaglia, e a granate». Una di questa uccise un tredicenne di Talonno, apprendista falegname, che stava seguendo lo scontro dall'alto di una pianta dell'allea di Arona. Un'altra granata colpì la facciata della chiesa dei ss. Martiri e ruppe la grondaia del tetto di una casa vicina.
Sparati questi colpi, forse a causa di una avaria, il piroscafo si allontanò verso Belgirate e per quel giorno non fece più ritorno.

 

Per approfondire
Alessandro Alganon, Arona 1859. "Fatti e ciarle" della guerra raccontati dall'arciprete Lissandrini, in «Antiquarium» IV-2011, p. 360.