Daverio Francesco
Francesco Daverio nacque a Calcinate del Pesce, sul lago di Varese, il 3 aprile 1815, da Giovanni Battista e Maria Cerutti. Dopo la laurea in ingegneria, conseguita nel 1839 all'Università di Pavia, lavorò all'ufficio tecnico dell'Ospedale Maggiore di Milano e contemporaneamente fu amministratore dei beni della nobile famiglia varesina Della Sala.
Membro della Giovine Italia, Mazzini lo enumerò tra gli organizzatori della sollevazione popolare delle Cinque Giornate di Milano, ma a tal proposito non esistono altri documenti che lo confermino. Nell'agosto del 1848 Daverio combattè a fianco di Garibaldi negli scontri di Luino e Morazzone. Costretto a riparare in Svizzera, nell'ottobre di quello stesso anno, su incarico di Mazzini, rientrò in Italia con l'intenzione di far sollevare le popolazioni del Varesotto e del Comasco. Dopo il fallimento di quest'azione, assieme a una quarantina di compagni si unì nuovamente a Garibaldi e partecipò con la Legione Italiana alla difesa della Repubblica Romana. Combattè a Velletri contro l'esercito borbonico.
Daverio morì il 3 giugno 1849 sul Gianicolo nel vano tentativo di riprendere Villa Corsini occupata dalle truppe francesi e punto strategico per la difesa di Roma. Fu sepolto nella chiesa di S. Carlo ai Catinari e ricordato con una lapide che due anni dopo la polizia pontificia fece rimuovere.